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1701 Man of the Match

 

E' Jarred Percival, il numero 10 dei biancorossi, ad essere riconoscituo, nella partita con I Centurioni di domenica 17 novembre, come il primo 1701 Man of the Match.

Nel video l'intervista a Silvia Stefini, fondatrice con il fratello Federico della cantina, che ha consegnato una magnum di Brut Nature 2014 all'atleta. "L'eccellenza in campo premiata con un'eccellenza della Franciacorta. Il rugby - aggiunge - è uno sport da sempre nei nostri cuori, con forti valori etici, di squadra, di fomrazione e di impegno sociale".

“L'ho ricevuto due volte nella mia carriera di atleta - ricorda l’head coach dei biancorossi Federico Grangetto - la soddisfazione è quella di veder riconosciuto che in quella giornata hai soddisfatto le aspettative della tua squadra. Assecondando questa filosofia, premiare chi si è messo al servizio della propria squadra, non sarà una commissione esterna ma lo stesso staff della squadra vincente a decidere chi si è distinto e si merita il premio 1701 Man of the Match”.

Sarà il giocatore che durante l’incontro si è distinto per impegno, efficacia, per il suo valore - spiega bene il team manager Settimio Conti - Non è detto che si guardi ai punti che ha fatto, possono essere premiati atleti che per le loro scelte tattiche o per la tecnica applicata hanno meriti non concretizzati in una ‘marcatura’ ma che hanno permesso alla loro squadra di raggiungere il massimo risultato, la vittoria”.
   A contendersi il premio durante la quarta giornata del campionato saranno Rugby Milano e I Centurioni di Lumezzane (Brescia) e a consegnare il premio, prima di dare il via al Terzo Tempo, sarà Silvia Stefini, fondatrice insieme al fratello Federico della cantina 1701
   Anche la loro è una storia di famiglia e di passione, come quella di Asr, iniziata nel 2011 rilevando la Conti Bettoni Cazzago, cantina storica della Franciacorta. I tre ettari all’interno di Palazzo Bettoni danno il nuovo nome alla cantina: è infatti del 1701  la data documentata di prima vinificazione dei vigneti ospitati all’interno di mura dell’XI secolo. Oggi i fratelli Stefini e il loro staff producono circa 50mila bottiglie all’anno, con i metodi dell'agricoltura biologica e biodinamica,  conseguenza  di una visione, in cui la terra è una risorsa da tutelare e arricchire. 
   Nel 2015 la cantina ha ottenuto il certificato biologico e dal  2016 è la prima e unica cantina della Franciacorta ad avere ottenuto la certificazione biodinamica Demeter. Tra i suoi vini Brut Nature, Satèn e Rosé Nature, il Franciacorta Vintage millesimato, e accanto alle Docg alcune sperimentazioni: Sullerba, un sur lies (antica metodologia di vinificazione in cui le fecce fini rimangono in bottiglia) di 100% chardonnay, per arrivare all’ultimo nato in casa 1701, un IGT Sebino di solo Chardonnay vinificato interamente in anfora.
 
 
 

 

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