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Addio Gabbiano

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Il mondo del rugby è in lutto, i biancorossi sono in lutto. Gianfranco Zanchi, Azzurro numero 139, è morto oggi all'età di 89 anni.

Numero otto milanese classe 1929, soprannominato “Il Gabbiano”, Zanchi aveva conquistato cinque caps con la maglia della Nazionale tra il 1953 e il 1957, debuttando ad Hannover contro la Germania Ovest il 17 maggio 1953 in un test-match vinto 21-3 dall’Italrugby.

Tornato in Nazionale nel 1955, era stato spostato flanker in occasione della vittoria per 8-0 sulla Spagna a Barcellona nel match inaugurale dei Giochi del Mediterraneo ed in dicembre aveva preso parte all'affermazione per 17-6 sulla Cecoslovacchia a Roma. La sua ultima apparizione internazionale, nuovamente da numero otto, era arrivata nella sua Milano il 7 dicembre 1957, quando l’Italia aveva fermato sull’8-0 la Germania Ovest, permettendogli di abbandonare imbattuto, a 28 anni, la scena dei test-match.

"E’ stato un grande! - lo ricorda Giorgio Ricciarelli, presidente onorario del Rugby Milano e suo compagno di squadra - Terza linea ala, placcatore inesorabile, nessuno sfuggiva alle sue placcate: con me e Poidomani,  abbiamo giocato insieme in terza linea negli anni  ‘52-63,  vari campionati di serie A  (l’attuale eccellenza):  é stato il mio Capitano. Plurinazionale quando le nazionali giocavano 2 o 3 partite all’anno e le riserve non giocavano:  il quindici che entrava doveva finire la partita (non c’erano cambi) - ricorda quegli anni Ricciarelli - Con i colori bianco-rossi della giovanile del Milano (coppa Cicogna) é  stato Campione d’Italia  nel 1949  battendo il Tacu Boys di Torino : in sede abbiamo una foto di questa squadra e, il Gabbiano”,  era l’ultimo rimasto in vita. Era alto, magro, con due spalle così...forse per questo...perchè quando correva sembrava volare lo hanno soprannominato così - continua -  In campo era eccezionale,  nella vita anche. Per lavoro,  é stato  quasi trent’anni in  Kenya e in Nigeria. Ha avuto una famiglia bellissima Paola, la moglie ed Anna e Francesca, le figlie che adorava.  La sua vita é stata come sul campo:  eccezionale.  Era un grande amico. Ciao Gabbiano, mio Capitano, ci mancherai!".

Giorgio 

- I funerali si celebreranno lunedì 30 ottobre alla Chiesa S.Gemma, in via Lissone a Monza - 

 

 

In piedi: Isaia, Pessina, Masnaghetti, Cozzaglio, Saccani, Ricciarelli, Poidomani, Lucchetti, Zanchi, Bertolini.

In ginocchio: Abate, Pizzoccaro, Pellegrini, Barbini, Luciani, Dal Buono

 

Nel docu-film di Davide Artusi e Federico Meda Gianfranco Zanchi era una delle voci con cui i due giovani autori hanno disegnato un affresco generazionale del rugby italiano. Era uno di quei "goliardici pionieri" biancorossi i cui valori e la mentalità sono rimasti intatti, indenni a mode, crisi e anni di piombo

 

 

 

 

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